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La produttività

La produttività è fortemente legata alle cure colturali, all’assistenza prestata e alle condizioni climatiche dell'annata; non esiste un territorio esente da rischi ma si possono attuare delle tecniche per limitarli.

Prendendo come esempio quanto successo nella stagione 2019/2020 si desume che molto è andato male in nord Italia. Il presidente dell’Associazione Friulana Olivicoltori ha calcolato una riduzione della produzione del 96 % rispetto al precedente anno. Ed è così in ampia parte del settentrione olivicolo: Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Valle d’Aosta fino ad arrivare al centro nel Lazio, Marche e Abruzzo dove la produzione in alcune aziende è stata azzerata.

Le cause sono ascrivibili a fattori naturali e fortemente legati all’andamento climatico.

Basta confrontare i dati meteo del 2019 (da maggio 2019 a ottobre 2019) con i dati registrati nel 2003 (da maggio 2003 a ottobre 2003) anno in cui le temperature estive sono state particolarmente alte. e' stata presa in considerazione la stazione meteo di Pinerolo facente parte della Rete Agrometeorologica del Piemonte - Regione Piemonte - Assessorato Agricoltura - Settore Fitosanitario. I dati sono accessibili dall’indirizzo http://www.sistemapiemonte.it.

 

Come si può vedere le temperature massime registrate nel 2019 (linea rossa) risultano molto più alte nei giorni tra il 26/06 e il 9/07 e poi anche dal 21/07 al 31/07 e infine dal 31/08 al 18/09 (con l’unica eccezione del 10/09).

Se si confrontano questi dati con le varie fasi fenologiche della stagione osserviamo che a fine giugno le piante erano nella fase fenologica di fine allegagione / accrescimento frutto. In quel periodo le dimensioni raggiungevano le dimensioni di qualche millimetro e quindi risultavano particolarmente sensibili alle alte temperature. Il dato che impressiona, nella stazione meteo di Pinerolo, è relativo al 28/06 dove si è registrata la temperatura di 38.9 °C contro i 27,5 °C del 2003.

A questa temperatura, con olive molto piccole, il danno era inevitabile. Se poi si associa il protrarsi delle alte temperature e della siccità nelle aziende dove non si è effettuata una giusta irrigazione si è ottenuto un basso o nullo risultato.

Nella stessa annata ci sono state delle eccezioni molto positive. Ne è un esempio una azienda di Vignale Monferrato che ha avuto una produzione di quasi un quintale di olio contro la metà dello scorso anno e una resa in olio del 13 %. In quella azienda il terreno è molto argilloso e le piante dopo una ottimale concimazione e potatura erano partite prima e i frutti erano di maggiore dimensione a fine giugno con dei danni molto più contenuti.

Anche in aziende con presenza di impianti di subirrigazione si sono verificati di produzione molto più contenuti rispetto agli anni precedenti.